Spostare i rom costa al Comune 700mila euro. Succede a Pistoia.
Quarantamila euro subito, altri 600 mila circa dalla prossima primavera
e, infine, una cifra a sei zeri, impossibile da quantificare con
precisione, per il trasferimento definitivo nell’area dell’ex vivaio
Sciatti.
Ad oggi sono queste le risorse pubbliche che serviranno per sistemare
i nomadi del Brusigliano, una zona di Pistoia, al momento situati in
un’area ad alto rischio idrogeologico che deve essere al più presto
messa in sicurezza per la presenza a pochi metri del nuovo ospedale San
Jacopo.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Samuele Bertinelli
(fondatore del Pd pistoiese) nei primi giorni di settembre ha deciso
amorevolmente di prendersi cura di quei poveri rom, annunciando che il
loro campo dovrà essere spostato provvisoriamente proprio per consentire
al genio civile di dare il via ai lavori che rinforzeranno gli argini
del torrente.
Una ditta incaricata dal Comune ha iniziato i sopralluoghi nell’area e
gli escavatori hanno iniziato a lavorare nel fazzoletto di terra di
circa 700 metri che si trova a pochi metri dall’attuale posizione del
campo rom e che è di proprietà del Comune (acquisita gratuitamente dal
demanio). Questo primo intervento servirà a portare nell’area luce e
acqua e sistemare il terreno per ospitare case e roulotte, le stesse in
cui i nomadi vivono attualmente. Perché ovviamente anche i rom hanno
diritto a luce e acqua. Gratis naturalmente. Ovvero utenze offerte dalla
cittadinanza.
Ma questo non è tutto. Dalla prossima primavera verranno costruite
per le famiglie del campo rom delle case prefabbricate in legno
che diventeranno i loro alloggi definitivi. Tutto questo sarà finanziato
con fondi regionali e per circa 150mila euro dal Comune di Pistoia.
L’ultimo passaggio riguarderà la variante urbanistica e il seguente
acquisto del terreno vicino al casello autostradale (ex vivaio Sciatti) e
infine un nuovo trasferimento nella destinazione definitiva. Una spesa
totale che potrebbe superare i due milioni di euro. Provate ora voi a
chiedere il permesso di costruire su un terreno agricolo di vostra
proprietà e vediamo cosa vi risponde il vostro Comune di residenza.
Una cifra pazzesca se si pensa che il bilancio dell’amministrazione
pistoiese versa pure in condizioni disperate. Alcuni ipotizzano, proprio
per questo, che l’area provvisoria individuata diventi quella
definitiva. Ma la giunta insiste che il progetto ex vivaio Sciatti non
si discute. “Gli interventi sull’area provvisoria andavano comunque
realizzati in vista della nascita di un grande parco intorno al nuovo
ospedale – replica l’amministrazione ai detrattori -. Stesso discorso
per i soldi da stanziare per le costruzioni dei prefabbricati che
ospiteranno i rom. Essendo trasportabili quando arriverà il momento
verranno spostate vicino al casello”. Hanno pensato proprio a tutto per
rendere meno traumatico possibile il trasloco dei rom. E si sa quanto
può essere scioccante un trasloco. Specie con roulotte e sacchettini.
Insomma, mentre da una parte il Comune fa le case ai rom, dall’altra
si dimentica del tutto dei suoi cittadini sbattuti per strada. E’ la
storia di una donna pistoiese, appunto, conosciutissima in città, che ha
perso il lavoro più di due anni fa, quando la confezione di maglieria
nella quale lavorava è stata chiusa per la crisi.
Ora, a 51 anni, si ritrova sola senza uno stipendio con due figli gemelli di 10 anni da mantenere e
un affitto che da tempo non riesce più a pagare. E’ disperata, ma il
Comune non ci pensa nemmeno ad aiutarla. Lo sfratto esecutivo che pende
sulla sua casa avrà l’ultima proroga il 7 ottobre, dopodiché dovrà
trovare una sistemazione per lei e i suoi figli. Al momento l’unico
aiuto che sta ricevendo dai servizi sociali è la somma di cento euro
mensile per acquistare generi alimentari. La donna può contare per il
momento su un piccolo sostegno economico dei genitori che hanno una
piccola pensione di appena 700 euro al mese.
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