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mercoledì 8 ottobre 2014

Lavoro, vertice Ue a Milano. Renzi: 'Rispetteremo il 3%'. Merkel, disposti a cambiare procedure Ue

"Chi vuole cambiare il mondo e ha paura di guardarsi allo specchio - ha detto Renzi - non è credibile: l'Italia sarà credibile nella sua volontà di riforme solo se porterà a casa quelle che ha promesso da trent'anni e messo in cantiere negli ultimi sei mesi.  Il dibattito tra austerity e crescita, così come lo stiamo facendo - ha proseguito il premier - non solo sui giornali ma anche nei corridoi di Bruxelles tra tecnici e funzionari, rischia di uccidere la prima vittima: il buon senso.  Senza crescita non c'è lavoro, senza lavoro non c'è dignità e senza dignità non c'è Europa: tornare a porre l'attenzione sulla crescita significa chiedere all'Europa di tornare ad essere se stessa. Un'azienda che non investe è finita. Un Paese che non cambia è morto. Un'Europa che pensa solo ai vincoli è arida. Se trasformiamo l'Europa in una commissione che fa gli esami e fa le pulci ai Paesi membri, ai governi liberamente eletti, forse stiamo rispettando le regole della burocrazia, ma certo stiamo uccidendo la speranza della politica", ha aggiunto.  "Se l'Europa "diventa solo luogo non più di ideali ma di controlli, solo controlli, questo è paradossalmente il più grande regalo che possiamo fare all'antipolitica"
Prima dell'inizio del vertice,  il Presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso si è "congratulato" con Matteo Renzi per il Jobs Act: "una riforma importante che può avere grande impatto sulla competitività dell'economia italiana", ha detto Barroso - secondo quanto si apprende - intervenendo al vertice di Milano.
 "Il governo italiano è fantastico - ha detto il presidente del parlamento europeo Martin Schulz -  sta facendo il massimo per mobilitare gli investimenti e io sostengo il governo italiano in questo". Lo ha detto il presidente del parlamento europeo Martin Schulz arrivando alla Conferenza di alto livello sull'occupazione in Europa. I leader europei riuniti alla Conferenza di Milano devono "trovare una strategia per il rilancio dell'occupazione, velocemente". Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, al suo ingresso alla Conferenza di Milano. Schulz ha ribadito che "non può esserci alcun aggiustamento di bilancio se non si sostiene la crescita", e che per sostenere la crescita occorre "un piano di investimenti pubblici e privati". "Spero che siano usati i 6 miliardi disponibili per il fondo dell'occupazione giovanile".
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 Alta tensione a Milano stamani, prima del vertice informale dei capi di Stato e di governo dell'Ue sul lavoro. In mattinata, tafferugli tra manifestanti no global e polizia a margine della manifestazione dei sindacati. Al suo arrivo, il premier Renzi mostra fiducia sul risultato che il governo incasserà al Senato sul jobs act. 'Non molliamo di un centimetro e con tenacia raggiungeremo l'obiettivo', dice. Dalla piazza, il Landini avverte che la Fiom è pronta 'ad occupare le fabbriche. Ai ministri dell'Ue riuniti oggi dico che è folle continuare ancora in questa direzione, devono cambiare le politiche del lavoro perché ci sono 25 milioni di disoccupati'. Con Renzi il presidente socialista dell'Europarlamento Martin Schulz: 'Il governo italiano è fantastico, sta facendo il massimo per mobilitare gli investimenti e io lo sostengo'.

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