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giovedì 2 ottobre 2014

Napoli, scontri tra polizia e manifestanti anti Bce La città del Vesuvio è blindata per il vertice della Bce. Allarme per il rischio infiltrati: "I black bloc siamo noi, siamo noi che paghiamo la crisi"



Duri scontri a Napoli tra le forze dell’ordine in assetto antisommossa e un gruppo di manifestanti che, a volto coperto (alcuni con i caschi) si sono posizionati a pochi metri dal blocco formando una catena umana.
La polizia ha risposto con l’idrante. I manifestanti lanciano oggetti contro gli agenti. Altri cercano di mediare con la polizia. Momenti di forte tensione in una città che è blindata per il vertice della Bce.
Le forze dell’ordine hanno bloccato un manifestante che con una scala era riuscito a scavalcare il muro di recinzione che cinge la Reggia di Capodimonte, dove è in corso il vertice
Negozi chiusi e applausi lungo viale Colli Aminei al passaggio del corteo contro la Bce. "È stato fatto terrorismo mediatico - dice al microfono l'attivista Alfonso De Vita - non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte". Un gruppetto di ragazzi si stacca dal corteo per affiggere sui muri dei manifesti con la scritta "Napoli Antifascista". Nelle retrovie un gruppo di aderenti al movimento di lotta per il lavoro e alcuni cittadini ucraini con la scritta sui cartelli "Unione europea vergogna" e la bandiera del loro paese macchiata di sangue. A circa trecento metri dalla coda del corteo i poliziotti in assetto antisommossa seguono la manifestazione.
I cosiddetti Block Bce aspettano il corteo di studenti partito dal centro della città verso la zona collinare. In attesa di rimpinguare le fila verso Capodimonte, dove il board Bce è riunito nella ex Reggia Borbonica, studenti, precari e antagonisti lanciano messaggi a ritmo di rap.

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